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Comunicato Stampa N. 295: Gli alunni dell’Istituto Professionale dei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale in visita alla Comunità “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte

Comunicato Stampa N. 295: Gli alunni dell’Istituto Professionale dei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale in visita alla Comunità “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte

Gli studenti della classe III dell’Istituto Professionale di Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale dell’IISS “Luigi Russo” di Monopoli hanno avuto la possibilità di visitare la comunità “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte. La struttura, nata nel 1906 come orfanotrofio gestito da una comunità religiosa, oggi accoglie una comunità educativa per minori, un centro socio-educativo diurno per minori e una comunità alloggio per gestanti, madri con bambini e bambini. L’esperienza è stata intensa, coinvolgente e commovente, soprattutto nelle testimonianze della responsabile dell’equipe educativa, dott.ssa Mascia Mirizzi, e della responsabile della struttura, dott.ssa Virginia Di Bello. Il lavoro che costantemente viene fatto con i minori e le mamme accolte in comunità richiede competenze complesse, perché non si tratta di ferite superficiali da far rimarginare, ma cicatrici profonde che spesso lasciano il segno per sempre. Come hanno avuto modo di sottolineare gli studenti della III S, la parola chiave di questa esperienza formativa è stata “relazione”, non soltanto intesa come legame affettivo tra individui, ma come rapporto empatico e morale alla base di interventi pedagogici e psicologici in un lavoro in ambito socio-sanitario. Il lavoro di un educatore che si affianca al minore affidato da un giudice alla comunità è un lavoro che non si svolge da soli, ma necessità della sinergia di una equipe con competenze psico-pedagogiche diversificate e che non si chiude mai al mondo esterno con cui quella persona dovrà continuare ad avere relazioni. La comunità “Saverio De Bellis” è una risorsa importante per il nostro territorio, ma ci ricorda anche quanto sia necessaria un’attenzione costante e preventiva per tutti quei segnali di disagio sociale che possono determinare l ’allontanamento del minoredalla famiglia.

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