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Comunicato Stampa N. 217: le iniziative del “Luigi Russo” per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Le iniziative del “Luigi Russo” per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La data del 25 novembre, come Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stata individuata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, per ricordare l’uccisione delle sorelle Mirabal nel 1960 a Santo Domingo a causa della loro opposizione alla dittatura del regime di Rafael Leonidas Trujillo. Presso l’IISS “Luigi Russo” sono state tante le iniziative organizzate in occasione del 25 novembre per riflettere insieme sui drammatici numeri della violenza sulle donne. 

Già l’assemblea studentesca del 18 novembre presso la sala del Cinema Vittoria aveva offerto tanti spunti di riflessione con gli interventi del questore Pietro Battipede, autore del libro “Io non ho più paura. Violenza: intuire per reagire”, della dott.ssa Eugenia Policarpo del Centro antiviolenza “Il Melograno”, della dott.ssa Rita Sarinelli dell’Associazione Progetto Donna e grazie ai monologhi tratti dagli spettacoli “Mai più” e “Ombre nelle stanze”, recitati dagli attori della compagnia teatrale Grocà di Elvira Spataro. Gli studenti del Liceo Artistico “Luigi Russo”, inoltre, hanno realizzato, per sensibilizzare la cittadinanza sull’argomento della violenza sulle donne, numerose opere polimateriche esposte nelle vetrine di attività commerciali della zona murattiana e hanno partecipato, assieme agli studenti dell’Istituto Professionale dei Servizi Socio Sanitari dell’IISS “Luigi Russo” alla manifestazione organizzata nella mattinata del 25 novembre in Piazza Vittorio Emanuele dalla Associazione Progetto Donna. 

Presso la sede di Via Procaccia, invece, gli studenti dell’Istituto Professionale di Manutenzione e Assistenza Tecnica e dei Servizi Socio Sanitari hanno voluto lasciare il segno della propria riflessione su una tematica così drammaticamente attuale, negli ambienti della scuola, collocando nel portico, lungo le scale e nei corridoi alcuni telai di sedie riverniciati di rosso con oggetti femminili posati sopra. Ad ogni sedia, privata della sua funzione, è stato appeso un biglietto con brevi riferimenti biografici di donne che nel corso del 2017 sono state uccise da uomini. L’installazione vuole far riflettere sul fatto che il posto che queste donne avrebbero potuto continuare ad occupare con la loro vita è venuto meno a causa della violenza inaudita di mariti, ex compagni o fidanzati. Di loro rimane una storia finita troppo presto in modo drammatico. Dati allarmanti quelli che la cronaca ci riporta: 114 donne uccise in Italia nei primi 10 mesi del 2017, 1740 quelle uccise negli ultimi 10 anni. Le storie si ripetono e spesso sembrano sovrapporsi. Sono sempre uomini, mariti, ex compagni, spasimanti che arrivano a gesti di una violenza assoluta, incapaci di risolvere razionalmente la delusione di una storia finita male o una gelosia malata. Non sono mai sufficienti tempo, parole, occasioni e iniziative per seminare nelle nuove generazioni i valori dei sentimenti, dell’amore vero, della tolleranza, della gentilezza perché il No alla violenza può scaturire solo in una società in cui uguaglianza, parità e rispetto reciproco non rimangano solo delle parole.

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